I capricci del bambino rappresentano per i genitori dei momenti davvero difficili da comprendere e decifrare. Pianti, scatti d’ira, rabbia incontrollata, discussioni per mangiare, dormire o giocare sono solo alcuni dei comportamenti che un bimbo può assumere.
Molto spesso, di fronte a queste manifestazioni, gli adulti sviluppano un forte senso di impotenza, frustrazione e fatica causati dall’impossibilità di mettere fine a certe situazioni.
Vediamo allora alcuni consigli su come gestire al meglio i capricci del bambino.
Come calmare i capricci del bambino: 5 consigli
Gestire i capricci del bambino può essere una vera e propria sfida, esistono però alcune strategie utili per fronteggiare e risolvere queste situazioni. Prima di addentrarci nei consigli utili per arginare alcuni comportamenti, è importante menzionare la regola delle 3 C per prevenire i capricci:
- Chiarezza: è fondamentale comunicare in modo chiaro la nostra decisione al bimbo, senza avere paura di dire no
- Coerenza: stabilire una routine precisa e salda aiuta il bambino a rispettare le regole
- Coinvolgimento: bisogna agevolare il più possibile i processi di scelta del bambino e coinvolgerlo nelle attività
Oltre a questi suggerimenti, ne esistono altri che possono aiutarti a contenere alcune situazioni:
- Mantieni la calma: è importante non arrabbiarsi durante i capricci del piccolo
- Comprendi le cause: cerca di capire da cosa si originano alcuni atteggiamenti di tuo figlio
- Comunica in modo positivo: evita di gridare e punire in modo eccessivo, fai capire al bimbo che sei lì per aiutarlo
- Premia il comportamento corretto: rinforza le situazioni in cui il bambino si comporta correttamente
- Non assecondare mai i capricci: cerca di essere stabile e soprattutto coerente, stabilisci regole chiare e mantieni una certa coerenza
Ricorda che ogni bambino è un individuo unico, quindi, in alcuni casi, potrebbe essere necessario sperimentare diverse strategie per trovare quelle più efficaci per il tuo dolce tesoro.
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Quando finisce l’età dei capricci del bambino?
La durata dei capricci del bambino può variare da un soggetto all’altro e dipende da alcuni fattori come: lo sviluppo emotivo, l’ambiente familiare e le strategie comunicative adottate dai genitori. Solitamente l’età dei capricci inizia verso i 18 mesi e termina verso i 5-6 anni.
La fase più acuta può però manifestarsi intorno ai 3 anni, età in cui il bambino comincia a gestire le proprie emozioni.
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Perché i bambini sono capricciosi
I capricci del bambino simboleggiano una parte normale dello sviluppo. Esistono diverse ragioni per cui i più piccoli manifestano comportamenti capricciosi.
- Esplorazione delle emozioni: i bambini durante la fase dello sviluppo imparano a regolare ed esprimere le emozioni
- Bisogno di attenzione: talvolta i pianti possono essere un modo per attirare lo sguardo dei genitori
- Stanchezza: a volte possono diventare capricciosi quando sono affaticati. Specialmente la mancanza di sonno può influenzare il loro comportamento e la capacità di affrontare sfide e situazioni complesse
- Frustrazione: quando un bimbo non è in grado di ottenere ciò che vuole, può sviluppare un sentimento di impotenza
- Senso di indipendenza: con il passare del tempo, i piccoli cominciano a maturare un bisogno di indipendenza. Desiderano quindi iniziare ad avere il controllo sulle proprie azioni e decisioni
- Imitazione del comportamento: i bambini imparano dal comportamento dei genitori e degli altri bimbi, assorbono e imitano tutto quello che osservano. Se capiscono che i capricci portano ad una risposta vantaggiosa, potrebbero essere motivati a replicare quel tipo di atteggiamento
È importante evidenziare che i capricci sono una fase normale dello sviluppo e non sempre rappresentano un problema. Aiutare i bambini a gestire e a comprendere le emozioni, stabilire regole chiare e precise e fornire modelli positivi ed esemplari di comportamento contribuisce sicuramente a ridurre i capricci.
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