Irrequietezza, gengive gonfie, scarso appetito… il pediatra non ci pensa due volte: è arrivato il momento della dentizione, il processo che porterà alla comparsa dei denti da latte nel bambino. In questo articolo analizzeremo le fasi della dentizione del neonato, i sintomi e i possibili rimedi al dolore.
Dentizione neonato: è corretto chiamarla così?
Nel linguaggio comune, la comparsa dei primi dentini è spesso definita dentizione nei neonati. Tuttavia, sebbene anche in questo articolo continueremo a chiamarla così, è bene specificare che il termine neonato si applica a bambini fino a un mese di età, dopodiché si parlerà di età pediatrica. In tal senso, è superfluo specificare che i neonati non possiedono ancora una dentatura, nonostante il modo di parlare comune.
Quando comincia la dentizione del neonato?
La comparsa – in linguaggio medico si parla di eruzione – dei primi dentini avviene generalmente intorno ai 6-8 mesi di vita. Si tratta, tuttavia, di una media: il periodo di dentizione può essere molto variabile, con alcuni bambini che presentano i primi denti già dopo i 4 mesi, e altri che non ne possiedono ancora a 10 mesi.
I denti che spuntano in questa fase prendono il nome di denti decidui, o denti da latte nel linguaggio comune. Il processo di dentizione nei neonato è relativamente lungo, con gli ultimi denti da latte che spuntano intorno ai 2 anni e mezzo.
I primi dentini a spuntare sono solitamente gli incisivi inferiori, mentre i molari sono gli ultimi. Una volta completata la dentizione decidua, il bambino avrà un totale di 20 denti da latte, che cominceranno a cadere intorno ai 7 anni per essere sostituiti dai denti permanenti.
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Sintomi della dentizione nei neonati
La comparsa dei primi dentini nei bambini porta con sé una serie di sintomi, non solo fisiologici, generalmente molto riconoscibili. In particolare:
- Gonfiore e arrossamento delle gengive, diretta conseguenza della presenza del dente che preme per uscire. L’esperienza non è dolorosa per tutti i bambini, tuttavia, se presente, il dolore all’arcata gengivale può risultare molto fastidioso
- Aumento della salivazione e alterazioni dell’appetito
- Irritabilità, spesso associata al gonfiore e all’eventuale dolore alle gengive
In genere, i sintomi sono più evidenti con i primi dentini, mentre tendono ad alleviarsi man mano che la dentizione del neonato procede.
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Rimedi per la dentizione nei neonati
Quando si parla di rimedi, si fa ovviamente riferimento al dolore o ai fastidi conseguenti alla dentizione del neonato, che di per sé è un normale processo fisiologico che non va ostacolato.
Uno dei metodi più comuni per alleviare il fastidio alle gengive durante la dentizione del neonato è la pratica del massaggio. Questo può essere effettuato in maniera autonoma dal bambino grazie all’utilizzo di giocattoli appositamente realizzati detti massaggiagengive. Si tratta di giochini in gomma da riempire d’acqua e conservare in frigorifero per qualche ora prima dell’utilizzo: portandoli alla bocca e mordicchiandoli, i bambini ottengono una sensazione di refrigerio e sollievo dal dolore.
Un’ altra accortezza è preparare cibi non troppo caldi: puree e vellutate fresche possono aiutare a non esacerbare i fastidi durante il processo di dentizione del neonato.
Quando preoccuparsi?
Sebbene si tratti di un normalissimo processo fisiologico, in alcuni casi la dentizione nel neonato può risultare problematica. Si raccomanda, quindi, di confrontarsi con un pediatra nei seguenti casi:
- Il bambino ha la febbre. L’ingrossamento delle gengive può essere fastidioso, ma generalmente non causa febbre: se questa è presente, potrebbe esserci un’infezione in corso
- Il dolore è così forte da non riuscire a calmarlo. La situazione si può risolvere facilmente con la somministrazione di un antidolorifico, tuttavia è bene non farlo senza prima consultare il medico
Il mio bambino non ha ancora i denti!
Si parla di dentizione tardiva se il piccolo ha superato i 18 mesi e ancora non possiede alcun dentino.
Le cause della dentizione tardiva possono essere differenti. In alcuni casi si tratta di problematiche locali, come ad esempio infezioni gengivali o mancanza di spazio nell’arcata dentale. La causa, però, potrebbe anche essere esterna, ad esempio un precedente trauma a livello della bocca che abbia danneggiato le cosiddette gemme dentarie, impedendo lo sviluppo dei dentini.
Anche la genetica ha un ruolo importante: genitori che abbiano sperimentato ritardi nella dentizione potrebbero avere figli con dentizione tardiva. Infine, in rari casi potrebbe trattarsi di una condizione nota come agenesia genetica, nella quale il follicolo dentale è assente e non si è sviluppato durante la gravidanza.
Sebbene un caso di dentizione tardiva possa essere preoccupante per i genitori, non ci sono molte soluzioni che possano accelerare la comparsa dei dentini nel piccolo. Se, però, si desidera facilitare il processo, un’alimentazione ricca di calcio e vitamine può aiutare.
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