Molto spesso i neogenitori non sanno come rispondere alla domanda “Cosa fare se il neonato piange molto?” Cercano di interpretare in ogni modo il pianto del figlio e di calmarlo con rimedi che si rivelano del tutto inefficaci sotto ogni punto di vista.
Per convenzione sociale e soprattutto per cultura, siamo portati a pensare che il pianto sia necessariamente legato ad una condizione di dolore che sta provando il bambino, in realtà esistono diverse motivazioni dietro alle lacrime e alla disperazione di un neonato.
Prima di vedere quali sono i consigli da seguire per placare il pianto di un bimbo, è importante soffermarsi sul suo ruolo.
Qual è la funzione del pianto per un bambino?
Durante la prima gravidanza molte mamme si chiedono qual è la vera funzione del pianto in un bambino. Donald Winnicott, psicoanalista britannico, chiarisce la questione, distinguendo l’azione del piangere in quattro tipologie:
- Pianto di soddisfazione: si tratta di un’esperienza positiva per il neonato che inizia a conoscere a sperimentare il proprio corpo
- Pianto di dolore: consiste in un problema fisico che causa nel piccolo un forte fastidio e malessere
- Pianto di angoscia: si verifica quando il bebè, al suo risveglio, non vede la mamma
- Pianto di rabbia: emozioni negative spingono il bambino a dimenarsi, urlare e a trovare nuove modalità per sfogare il suo disagio
Queste quattro condizioni equivalgono a delle esperienze completamente differenti l’una dall’altra. Il pianto possiede a tutti gli effetti una complessa dimensione relazionale.
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Quali sono le cause del pianto nel bambino
Nei primi mesi di vita i neonati non sanno ancora come manifestare le proprie emozioni, utilizzano quindi i mezzi che conoscono come: la postura, le espressioni facciali e il pianto per comunicare con i genitori.
Le cause principali che spingono un bambino a piangere sono:
- Fame: usa il pianto come strumento per chiedere nutrimento
- Sonno: un neonato stanco sarà più incline al piagnisteo
- Richiesta di attenzioni: tutti i bambini ricercano costantemente contatto e affetto da parte dei genitori
- Mancanza della mamma: la figura materna è il perno centrale della relazione madre-figlio. Quando il bambino per qualche ragione non la vede, si sente triste ed angosciato
- Cambio: a nessuno piacerebbe stare con il bagnato addosso per molte ore, figuriamoci ad un neonato che spesso utilizza le sue emozioni per far capire a mamma o a papà che è il momento di essere cambiato
- Malattie e dolori: febbre, altre patologie o le normali coliche intestinali potrebbero indurre un bimbo a manifestare il suo disagio
Come abbiamo visto esistono diverse motivi che possono causare malessere, ora capiamo cosa fare se il neonato piange molto.
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Cosa fare se il neonato piange molto: 5 consigli utili per i neogenitori
Compreso che il pianto del bambino è un modo per esprimere emozioni positive e negative, vediamo cosa fare se il neonato piange molto.
- Trasmettergli vicinanza: invece di pensare subito al modo più veloce per farlo smettere di piangere, è importante innanzitutto stare vicino al proprio bimbo ed aiutarlo ad esprimere i suoi sentimenti, non ci scordiamo che con il pianto un neonato cerca di conoscere e manifestare le sue emozioni
2. Coccolarlo: i neonati hanno necessità di ricevere attenzioni e coccole dalla mamma. I sorrisi e le carezze lo fanno sentire protetto ed amato e possono in alcune situazioni placare il pianto da capricci e stanchezza
3. Non spazientirsi: è fondamentale non perdere la pazienza e rimanere calmi quando un bimbo piange. Accettare il pianto significa stargli vicino e rispettarlo
4. Conoscere il suo pianto: come abbiamo visto un bebè utilizza le lacrime sia per manifestare le proprie emozioni sia per comunicare con mamma e papà, è importante che i genitori comprendano le diverse forme di pianto utilizzate da un bambino
5. Rivolgersi ad un medico: se il pianto del bambino dovesse persistere, bisogna consultare al più presto uno specialista per comprendere le cause del suo dolore
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Quando rivolgersi al pediatra
Come abbiamo visto il pianto è un fenomeno naturale e fisiologico che manifesta il neonato. Ma quando arriva il momento di sentire il pediatra?
Se ci si dovesse render conto che il bambino nonostante le cure e le attenzioni dei neogenitori dovesse continuare a manifestare il suo malessere, è necessario consultare il parere di uno specialista per cercare di risalire alla causa del problema.
Quando infatti il pianto del bambino appare diverso dal solito e i soliti rimedi non funzionano, è il caso di contattare il pediatra.
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