Latte materno o artificiale? Ecco una domanda che ogni neomamma si è posta almeno una volta dopo l’arrivo del suo bambino.
L’allattamento è un momento fondamentale per il neonato sotto diversi punti di vista: oltre ad essere il modo in cui il suo bisogno primario più ancestrale viene soddisfatto, è anche un’occasione di bonding con la madre. Per questo motivo una preoccupazione molto comune nelle mamme è quella di trovare la soluzione migliore perché il piccolo possa crescere sano e i suoi bisogni siano soddisfatti nel modo migliore.
Latte materno e artificiale sono davvero così diversi?
Sebbene la composizione dei latti artificiali oggi in commercio sia notevolmente migliorata nel corso degli anni, al momento non è comunque equiparabile al latte materno. Analizziamone insieme alcune differenze per comprendere il perché di questo divario nutrizionale tra latte materno o artificiale.
Caratteristiche del latte materno
Essendo un alimento naturalmente prodotto per soddisfare le necessità di un cucciolo d’uomo, il latte materno ha una composizione che muta nel corso delle settimane per adattarsi ai bisogni del piccolo man mano che cresce: si passa dal colostro dei primi giorni – un ricco di minerali e anticorpi – al latte vero e proprio.
È un alimento talmente complesso che in medicina lo si considera un tessuto, come il sangue per intenderci, ed è questa complessità che lo rende difficilmente sostituibile con l’utilizzo di surrogati.
In particolare, il latte materno è composto da:
- Carboidrati. Il più noto, e presente in maggior quantità nel latte materno, è il lattosio, che favorisce il corretto sviluppo di organi e tessuti. Sono presenti, però, anche altri zuccheri come gli oligosaccaridi, che contribuiscono a un corretto sviluppo della flora intestinale.
- Proteine. A differenza di quanto si potrebbe pensare, il contenuto di proteine del latte umano è inferiore rispetto a quello di altri mammiferi, ma la loro qualità è particolarmente difficile da eguagliare. Oltre ad essere necessarie allo sviluppo di organi e tessuti, alcune proteine del latte materno svolgono compiti più funzionali, contribuendo allo sviluppo del sistema immunitario e all’attività batterica. Quella presente in maggior quantità è la caseina, ma ci sono anche sieroproteine che contribuiscono a rendere il latte più digeribile. Altri componenti fondamentali sono la lattoferrina, che favorisce l’assorbimento del ferro, e gli anticorpi, che difendono l’organismo da funghi e infezioni.
- Acidi grassi essenziali e polinsaturi. Sono presenti in gran quantità, sebbene il contenuto di grassi nel latte possa variare nel tempo, e non hanno solo il compito di creare riserve energetiche per il neonato, ma anche di favorire lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso grazie alla presenza di acidi grassi a lunga catena.
- Sostanze bioattive e immunologiche. Ferro, ormoni, vitamine e altri componenti fondamentali contribuiscono a un corretto sviluppo fisico e mentale.
Caratteristiche del latte artificiale
Il latte artificiale è realizzato a partire da latte vaccino scremato, che viene lavorato con emulsionanti e stabilizzanti. Date le sue differenze con il latte materno, più che di latte è corretto parlare di formula.
Sebbene negli anni si siano ottenuti alimenti più completi e digeribili, le formule attualmente in commercio sono un surrogato ancora incompleto del latte materno, poiché mancano di alcune proteine funzionali, oltre che di grassi e zuccheri specifici. Inoltre, il latte materno è un tessuto mutevole, la cui composizione, oltre a variare nel corso del tempo, è in grado di adattarsi alle necessità specifiche individuali, come se dialogasse con il neonato stesso.
Ecco le principali differenze tra i due alimenti:
- Proteine. La formula contiene soprattutto caseina, ma mancano diverse proteine funzionali – come anticorpi, lattoferrina, lipasi e lisozima – il che rende l’alimento più difficile da digerire per il neonato e meno efficace nella protezione da infezioni o funghi.
- Grassi. Alcuni grassi tipici del latte materno sono molto difficili da replicare, pertanto quelli presenti nelle formule sono perlopiù di origine vegetale e meno digeribili.
- Carboidrati. Il lattosio, componente principale del latte materno, è presente anche nelle formule, ma mancano alcuni zuccheri fondamentali per la flora intestinale, come gli oligosaccaridi.
Latte materno o artificiale, quale scegliere?
Date le caratteristiche riportate sopra, quando si tratta di scegliere tra latte materno o artificiale, la risposta più sensata è abbastanza ovvia: l’allattamento al seno è ancora la via più preferibile.
Ci sono, tuttavia, dei rari casi in cui questa soluzione è sconsigliabile, come ad esempio in presenza di infezioni nella madre o di patologie del neonato che impediscano la corretta digestione del latte materno. In tal caso, alcune formule specifiche possono supportare lo sviluppo del bambino esponendolo a meno rischi.
Altre soluzioni: BLUD, le banche del latte umano donato
Se nessuna via è percorribile nella scelta tra latte materno o artificiale, è possibile rivolgersi alle cosiddette banche del latte umano donato, presso le quali si può reperire latte fresco e opportunamente conservato, da donatrici selezionate.
È una scelta particolarmente indicata per i neonati pretermine ma, sotto specifiche indicazioni mediche, è una via percorribile anche nel caso di un neonato a termine che soffra di specifiche patologie. Le BLUD attive in Italia sono circa 41, presenti in quasi tutte le Regioni.
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