Raffreddore nel neonato: come trattarlo

raffreddore nel neonato come riconoscerlo e trattarlo

Sebbene si tratti di una delle malattie infettive più comuni e meno rischiose, il raffreddore nel neonato può essere causa di preoccupazioni per i genitori. In questo articolo approfondiremo le cause del raffreddore, analizzando rimedi e strategie per proteggere i bambini più piccoli dall’esposizione al virus.

Il raffreddore nel neonato è molto comune?

In primo luogo, è bene fare chiarezza sull’incidenza del raffreddore nel neonato, quindi nelle prime settimane di vita, e nei bambini molto piccoli.

Tra i bambini in età prescolare e scolare, infatti, il raffreddore è un’infezione comune che può essere contratta in qualsiasi periodo dell’anno, sebbene si verifichino picchi nei mesi più freddi, anche a causa della maggiore esposizione al virus dovuta alla vicinanza con altri bambini o adulti che potrebbero esserne infetti.

Nei neonati, invece, l’eventualità di contrarre un raffreddore è piuttosto rara, soprattutto se i piccoli vengono allattati al seno, poiché il latte materno è ricco di anticorpi e ha un alto valore protettivo contro le infezioni.

Riconoscere il raffreddore nei neonati e nei lattanti

Sintomi tipici del raffreddore nel neonato sono respirazione difficoltosa, naso che cola e qualche colpo di tosse. Il raffreddore dura all’incirca una settimana, 10 giorni se si tiene contro del breve periodo di incubazione che intercorre tra il contatto con il virus e l’insorgenza dei sintomi.

Nonostante si tratti di manifestazioni comuni, i genitori potrebbero essere tratti in inganno dalla respirazione rumorosa tipica dei neonati, che spesso emettono suoni simili a piccoli grugniti che somigliano a quelli tipici di chi sta espellendo muco o catarro. Più che all’udito, quindi, è consigliabile affidarsi all’osservazione dei comportamenti del bebè: in presenza di un’infezione, è probabile che il suo appetito cambi, che si mostri irritato e che il pianto sia più lamentoso del solito, campanelli d’allarme da tenere d’occhio.

In casi più rari, il piccolo potrebbe avere la febbre, eventualità che va prontamente comunicata al pediatra allo scopo di fissare una visita di controllo. Altri sintomi che potrebbero indicare un peggioramento delle condizioni del piccolo sono occhi rossi, secrezioni nasali purulente, vomito o labbra bluastre.

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Trattamento del raffreddore nel neonato

lavaggio nasale: una pratica utile in caso di raffreddore nel neonato

trattandosi di un’infezione di origine virale, non c’è un farmaco che possa abbreviare la durata del raffreddore nel neonato o negli adulti. Tuttavia è possibile alleviare i sintomi con farmaci e trattamenti che liberino le vie aeree, rendendo meno difficoltosa la respirazione.

Nel caso dei neonati o dei lattanti, una soluzione utile ed efficace sono i lavaggi nasali, da effettuare sempre su consiglio del medico, seguendo le linee guida riportate in questo articolo.

Rimedi per il raffreddore nei neonati

Oltre agli accorgimenti riportati nel paragrafo precedente, è possibile alleviare i fastidi derivanti dal raffreddore nei neonati con una serie di piccoli accorgimenti:

  • Mantenere umido l’ambiente domestico. In questo modo, le mucose non si seccano e il senso di congestione è più facilmente alleviato
  • Offrire pasti che tengano il piccolo idratato. Nel caso di neonati e lattanti, è possibile che il piccolo richieda poppate meno abbondanti ma più frequenti, a causa delle difficoltà respiratorie che sperimenta durante il pasto
  • Evitare il contatto con altri bambini in ambienti chiusi per evitare il contagio. Sì, invecem alle passeggiate all’aperto

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Prevenzione del raffreddore

Il raffreddore si trasmette prevalentemente per nebulizzazione, attraverso goccioline infette che vengono espulse tramite starnuti o colpi di tosse, e in maniera minore per contatto con superfici infette. Per questo motivo, prevenire l’esposizione al virus vuol dire effettuare delle piccole modifiche ad abitudini comuni, come ad esempio:

  • Ridurre o evitare del tutto le visite a persone infette fino alla scomparsa dei sintomi. Allo stesso modo sarebbe da evitare il trasporto pubblico, poiché non si ha la certezza che le persone a bordo del mezzo non siano contagiose
  • Tossire o starnutire in un fazzoletto, in modo da evitare la diffusione del virus nell’ambiente, e lavarsi sempre le mani per non contaminare altre superfici
  • Lavarsi sempre le mani prima di toccare il bambino, prima di preparargli i pasti e prima di dargli da mangiare

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