I cambiamenti di umore durante la gravidanza possono davvero essere molto fastidiosi e particolarmente intensi. Nell’arco dei 9 mesi, le emozioni vengono amplificate al massimo e causano nelle donne sbalzi umorali.
Nervosismo, irritabilità, depressione e tristezza, ma anche euforia, gioia e crisi di pianto accompagnano le future mamme soprattutto nel primo trimestre. Sulla gestante si scaglia una vera e propria tempesta emotiva dovuta alla variazioni dei livelli ormomali.
Vediamo come gestire i cambi di umore e perché si verificano così frequentemente.
Cambiamenti di umore in gravidanza: quando iniziano
Durante il primo trimestre di gravidanza, verso la sesta settimana, in molte donne si registrano dei cambiamenti ormonali molti simili alla sindrome premestruale.
Le sensazioni più comuni sono di nervosismo, ansia, stress generalizzato e irritabilità che sfocia spesso in lacrime. Questo boom di emozioni sono causate dall’eccessiva produzioni di ormoni che condizionano fortemente la sensibilità della gestante.
Durante questo periodo infatti si manifestano delle condizioni di fragilità ed emotività che portano la donna a sentirsi molto vulnerabile, ma anche molto euforica ed eccitata.
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Perché durante la gravidanza si verificano i cambiamenti di umore?
La gravidanza comporta un vero e proprio terremoto ormonale. Durante il suo periodo infatti moltissime donne sperimentano cambiamenti di umore causati principalmente da alcuni fattori:
- Cambiamenti ormonali: estrogeni e progesterone aumentano particolarmente nella gestazione sia per preparare l’endometrio sia per preparare la ghiandola mammaria e per bloccare l’eventuale sviluppo di nuovi follicoli ovarici
- Stanchezza e trasformazione fisica: la stanchezza, la nausea, i dolori alla schiena e l’aumento di peso possono provocare irritabilità e quindi influenzare l’umore
- Stress ed ansia: preoccupazioni e pensieri generali come l’andamento della gravidanza, la salute del bambino e il ruolo da genitore provocano confusione mentale e condizionano negativamente il benessere emotivo della donna
Non tutte le mamme sperimentano gli stessi sbalzi d’umore. La gravità e la frequenza di questo tipo di situazioni variano da persona a persona. Se i cambiamenti dovessero diventare sempre più significativi ed importanti, con la presenza di ansia e depressione, è fondamentale chiedere l’intervento di un medico.
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Cambiamenti di umore: 5 consigli per affrontare al meglio la gravidanza
Affrontare i cambiamenti umorali in gravidanza richiede una combinazione di strategie utili per mantenere il benessere emotivo della donna ed affrontare tutte le difficili sfide che questo percorso richiede.
Ecco 5 suggerimenti utili per gestire al meglio gli sbalzi d’umore:
- Comunicazione aperta: parla con la famiglia, il partner e gli amici rispetto i tuoi sentimenti. Condividi liberamente le tue preoccupazioni
- Rilassamento e gestione dello stress: la meditazione, lo yoga e la respirazione profonda possono aiutarti a ristabilire la calma e mantenere la tranquillità mentale
- Cura di te stessa: dedica del tempo alle attività che ti rilassano come un bagno caldo oppure una passeggiata
- Sostegno professionale: se i cambiamenti d’umore dovessero essere molto frequenti, consulta un professionista della salute mentale esperto in gravidanze
- Pensieri positivi: cerca di non farti trasportare dalle emozioni o sensazioni negative, circondati di cose belle che possano donarti la calma di cui necessiti
La gravidanza è un momento unico e personale che deve essere rispettato. Non tutte le gestazioni sono uguali, per questo è importante che ogni donna ascolti il proprio corpo e le emozioni e cerchi di vivere questa fase nel modo più sano e sereno possibile.
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Sbalzi d’umore: quando preoccuparsi
Abbiamo visto come nel corso di una gravidanza si possano presentare degli sbalzi d’umore, ma quando è necessario rivolgersi ad uno specialista?
Innanzitutto, bisogna precisare che il percorso della gestante durante i 9 mesi segue un decorso che potremmo definire fisiologico dove il sonno e la sensazione di affaticamento sono sempre presenti.
Invece, tutti quei comportamenti che sono ascrivibili ad una condizione patologica, come ad esempio restare a letto per interi giorni per paura di affrontare la realtà oppure avere pensieri negativi e depressivi che assorbono completamente la futura mamma, necessitano del consulto di un professionista che sia un medico di famiglia o un ginecologo.
Attraverso un ascolto attivo e senza provocare inutili allarmismi, è importante intervenire preventivamente per monitorare la situazione.
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