La febbre in gravidanza è un sintomo che può destare preoccupazione nelle future mamme, poiché durante la gestazione il sistema immunitario subisce cambiamenti che possono rendere l’organismo più vulnerabile alle infezioni.
Sebbene un lieve aumento della temperatura corporea possa essere normale, una febbre alta o persistente potrebbe indicare un’infezione o una condizione che necessita di attenzione medica.
È quindi fondamentale sapere quando preoccuparsi, quali sono le possibili cause e quali precauzioni adottare per proteggere la salute della mamma e del bambino.
Quando preoccuparsi per la febbre in gravidanza
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La febbre in gravidanza può diventare preoccupante quando supera i 38-38,5°C ed è persistente o si accompagna a sintomi significativi. Un aumento eccessivo della temperatura corporea, soprattutto nel primo trimestre, può influire sullo sviluppo fetale, mentre nelle fasi successive della gravidanza può aumentare il rischio di complicazioni come il parto pretermine.
È importante sapere quando contattare il medico e quali segnali non sottovalutare. È consigliabile consultare uno specialista se la febbre:
- Supera i 38,5°C e non si abbassa con il paracetamolo
- Dura più di 24-48 ore senza miglioramenti
- È accompagnata da brividi intensi, debolezza estrema o sudorazione eccessiva
- Si associa a forti dolori muscolari, mal di testa severo o rigidità del collo
- Comporta difficoltà respiratorie o battito cardiaco accelerato
- È accompagnata da eruzioni cutanee, nausea persistente o vomito intenso
Le possibili cause di febbre in gravidanza possono essere:
- Infezioni virali (raffreddore, influenza, gastroenteriti)
- Infezioni batteriche (pielonefrite, infezioni urinarie, faringiti batteriche)
- Listeriosi (infezione alimentare da cibi contaminati)
- Infezioni ginecologiche (corionamnionite, vaginosi batterica avanzata)
Se la febbre non passa o è associata a sintomi gravi, è essenziale rivolgersi al medico per una diagnosi accurata e per un trattamento tempestivo, proteggendo così la salute della madre e del bambino.
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Trattamenti sicuri per la febbre in gravidanza
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Il trattamento della febbre in gravidanza deve essere affrontato con particolare attenzione per garantire la sicurezza della madre e del feto.
Il paracetamolo è il farmaco antipiretico più sicuro e comunemente raccomandato, poiché numerosi studi hanno dimostrato che, se assunto alle dosi consigliate, non comporta rischi significativi per lo sviluppo fetale.
È importante, però, evitare il sovradosaggio e attenersi alla posologia indicata dal medico. Al contrario, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene, aspirina e ketoprofene sono generalmente sconsigliati, in particolare nel terzo trimestre dal momento che possono interferire con la circolazione fetale e aumentare il rischio di complicazioni ostetriche.
Oltre ai farmaci, esistono diversi rimedi naturali e comportamentali che possono aiutare a ridurre la febbre in modo sicuro:
- Idratazione costante: bere molta acqua, tisane non zuccherate o brodi leggeri aiuta a compensare la perdita di liquidi causata dalla febbre e a prevenire la disidratazione
- Riposo adeguato: il sistema immunitario ha bisogno di energia per combattere l’infezione, quindi è fondamentale concedersi il giusto riposo
- Impacchi freschi: applicare panni umidi e freschi sulla fronte, sui polsi e dietro il collo può contribuire a ridurre la temperatura corporea in modo delicato
- Vestirsi in modo leggero: indossare abiti traspiranti in cotone ed evitare coperte troppo pesanti aiuta il corpo a disperdere il calore in eccesso
- Docce tiepide: un bagno o una doccia con acqua tiepida (mai fredda) può favorire una riduzione graduale della febbre senza causare sbalzi termici bruschi
È essenziale evitare l’automedicazione e rivolgersi al medico prima di assumere qualsiasi farmaco o rimedio alternativo. Se la febbre persiste per più di 24-48 ore, peggiora o si accompagna a sintomi preoccupanti, è necessario un controllo medico per identificare la causa sottostante e impostare la terapia più appropriata.
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Cosa succede al feto quando la mamma ha la febbre?
Nella maggior parte dei casi, una febbre lieve e temporanea in gravidanza non provoca danni al feto, soprattutto se viene gestita in modo adeguato e tempestivo.
Il corpo materno è dotato di meccanismi di protezione che aiutano a mantenere un ambiente sicuro per il bambino. Se la temperatura corporea supera i 38,5°C per un periodo prolungato, specialmente nel primo trimestre, potrebbe esserci un leggero aumento del rischio di alcune complicazioni, ma ciò non significa automaticamente che il feto subirà conseguenze negative.
Fortunatamente, con una corretta idratazione, riposo e, se necessario, il trattamento con paracetamolo, la febbre può essere controllata senza rischi significativi. Inoltre, il medico può monitorare la situazione per assicurarsi che tutto proceda normalmente. La cosa più importante è non farsi prendere dall’ansia e contattare il proprio specialista in caso di dubbi o sintomi persistenti, così da ricevere le giuste indicazioni e affrontare la gravidanza con serenità.
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