Parto cesareo: cosa aspettarsi e come prepararsi

Parto cesareo: come affrontarlo

Il parto cesareo è un intervento chirurgico utilizzato per far nascere il bambino quando il parto naturale non è possibile o sicuro. Può essere pianificato in anticipo o deciso all’ultimo momento, in base a situazioni mediche impreviste.

Prepararsi per un cesareo significa comprendere cosa aspettarsi prima, durante e dopo l’intervento. Questo articolo offre informazioni su come affrontare il cesareo con consapevolezza e tranquillità, fornendo consigli utili per la preparazione fisica e mentale, oltre a suggerimenti per un recupero ottimale nel periodo post-operatorio.

Come prepararsi al parto cesareo

Prepararsi al parto cesareo richiede alcune attenzioni specifiche per affrontare l’intervento e il periodo post-operatorio in modo sereno. Ecco alcuni suggerimenti su come affrontarlo:

  1. Informarsi: parla con il tuo medico o l’ostetrica per capire il processo del cesareo, i motivi per cui viene consigliato e cosa succederà durante l’intervento. Questo aiuterà a ridurre ansia e incertezze.
  2. Pianificare il ricovero: se il cesareo è programmato, prepara la borsa per l’ospedale in anticipo, includendo abiti comodi, prodotti per l’igiene e tutto ciò di cui il bambino avrà bisogno.
  3. Cure pre-operatorie: segui le istruzioni del medico su cosa mangiare e bere prima dell’intervento. Potrebbe essere richiesto di digiunare nelle ore precedenti. Inoltre, potrebbero esserti prescritti esami del sangue o altre analisi per valutare il tuo stato di salute.
  4. Supporto emotivo e pratico: parla con il tuo partner o una persona di fiducia che ti possa accompagnare in ospedale e fornirti supporto emotivo durante e dopo l’intervento. È importante avere un aiuto a casa per i primi giorni di recupero.
  5. Preparazione mentale: cerca di affrontare il cesareo con un atteggiamento positivo. Pratiche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, possono aiutare a gestire l’ansia.
  6. Post-operatorio: preparati per il recupero post-cesareo che richiederà riposo e attenzione alla ferita. Organizza la casa per facilitare i movimenti e tieni tutto il necessario a portata di mano.

Essere ben informati e organizzati rende il parto cesareo un’esperienza più gestibile, sia dal punto di vista fisico che emotivo.

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Cosa aspettarsi dal parto cesareo

Affrontare un parto cesareo richiede consapevolezza e preparazione, ma con l’assistenza medica e il giusto supporto, può essere un’esperienza positiva. Ogni cesareo è unico e il recupero varia da persona a persona, ma l’obiettivo primario resta sempre la salute e il benessere della mamma e del bambino. Essere ben informati su cosa aspettarsi ti aiuterà ad affrontare il percorso con serenità e fiducia.

Prima dell’intervento

Se il cesareo è programmato, solitamente avviene tra la 38ª e la 39ª settimana di gravidanza per evitare che il travaglio inizi spontaneamente. Nei giorni precedenti l’intervento, il medico ti darà indicazioni specifiche su cosa mangiare, quando smettere di mangiare e bere, e se ci sono farmaci da assumere o sospendere. Verranno effettuati anche alcuni esami di routine, come il controllo del sangue, per verificare lo stato di salute generale.

Il giorno dell’intervento, ti verrà somministrata un’anestesia, di solito epidurale o spinale, che intorpidisce la parte inferiore del corpo, permettendoti di rimanere sveglia e consapevole senza sentire dolore. In rari casi, se necessario, potrebbe essere utilizzata l’anestesia generale.

Durante l’intervento

Il parto cesareo viene eseguito in sala operatoria e dura circa 45-60 minuti. Una volta che l’anestesia ha fatto effetto, il medico praticherà un’incisione orizzontale sull’addome, appena sopra il pube. Successivamente, sarà fatta un’incisione sull’utero per permettere l’estrazione del bambino.

Anche se non sentirai dolore, potresti avvertire una certa pressione o tirare durante l’intervento. In pochi minuti, il tuo bambino verrà estratto e, se le condizioni lo permettono, ti sarà subito mostrato e potrebbe essere eseguito un contatto pelle a pelle per favorire il legame immediato e iniziare l’allattamento.

Dopo la nascita del bambino, il medico procederà con la sutura delle incisioni, sia interne che esterne, il che richiederà circa 30 minuti.

Subito dopo l’intervento

Dopo il parto, sarai trasferita in una sala di osservazione per monitorare il recupero dall’anestesia e verificare eventuali segni di complicazioni. La durata della permanenza in questa fase può variare, ma generalmente si rimane in osservazione per circa un’ora. Durante questo tempo, potresti iniziare ad allattare il tuo bambino, se lo desideri e se ti senti pronta.

Una volta stabilizzata, sarai trasferita in una stanza post-parto, dove potrai riposare e iniziare il tuo recupero. Inizierai a sentire l’effetto dell’anestesia svanire e il personale medico ti aiuterà a gestire il dolore con farmaci appropriati.

Il recupero post-operatorio

Il recupero da un cesareo richiede più tempo rispetto a un parto vaginale. Solitamente, la degenza in ospedale dura tra i 3 e i 5 giorni, a seconda delle condizioni della madre e del bambino. Durante questo periodo, i medici controlleranno la tua ferita e valuteranno eventuali segni di infezione o complicazioni. La ferita richiederà cure specifiche: verrà coperta con una medicazione, e il medico ti fornirà istruzioni su come gestire la guarigione una volta a casa.

È normale sentire dolore e disagio nei giorni successivi, ma i farmaci antidolorifici ti aiuteranno a gestirli. Potresti sentire anche stanchezza, nausea e difficoltà nei movimenti, quindi è importante concedersi tempo e avere un supporto adeguato in casa per la cura del neonato.

Durante il primo mese dopo il cesareo, dovrai evitare di sollevare oggetti pesanti, fare esercizio fisico intenso o attività che possano mettere sotto sforzo la ferita. È consigliato camminare con regolarità e aumentare gradualmente l’attività fisica, ma sempre con attenzione.

Emozioni e benessere mentale

Oltre al recupero fisico, il parto cesareo può influire anche emotivamente. Alcune donne possono sentirsi sollevate, altre potrebbero provare delusione per non aver vissuto un parto vaginale, specialmente se il cesareo è stato non pianificato. È importante parlare delle tue emozioni con il tuo partner, familiari o un professionista, se necessario, per affrontare l’esperienza in modo equilibrato.

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Quali sono i rischi del parto cesareo

Il parto cesareo, pur essendo un intervento comune e generalmente sicuro, comporta alcuni rischi sia per la madre che per il bambino, come ogni procedura chirurgica. Ecco i principali rischi associati al cesareo:

  • Infezione della ferita: l’incisione addominale può infettarsi, richiedendo ulteriori cure e antibiotici
  • Infezione uterina: dopo il parto, può svilupparsi un’infezione dell’utero (endometrite), caratterizzata da febbre, dolore addominale e perdite vaginali anomale
  • Perdite: il cesareo comporta un rischio maggiore di perdita di sangue rispetto al parto vaginale. In alcuni casi, può essere necessaria una trasfusione di sangue, soprattutto se si sviluppano complicazioni emorragiche
  • Lesione degli organi: durante l’intervento, organi vicini come la vescica o l’intestino possono essere accidentalmente danneggiati. Questi danni sono rari ma richiedono ulteriori interventi per essere riparati
  • Complicazioni: l’anestesia spinale, epidurale o generale può causare effetti collaterali come mal di testa, nausea o, in rari casi, reazioni allergiche o complicazioni più gravi come danni ai nervi o difficoltà respiratorie
  • Trombosi venosa profonda: dopo l’intervento, c’è un rischio leggermente aumentato di sviluppare coaguli di sangue nelle vene profonde (trombosi venosa profonda), soprattutto nelle gambe o nel bacino. In casi rari, un coagulo può raggiungere i polmoni, causando un’embolia polmonare, una complicanza potenzialmente grave
  • Complicazioni per le gravidanze future: un parto cesareo può influire sulle gravidanze successive. Il rischio di complicazioni come la placenta previa (la placenta copre il collo dell’utero) o la placenta accreta (la placenta si attacca troppo profondamente alla parete uterina) aumenta con ogni cesareo. Inoltre, il rischio di rottura dell’utero è più alto se si tenta un parto vaginale dopo un cesareo (VBAC).

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